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Tendenze in cucina 2024: materie prima di qualità e creatività

In questo articolo noi di Meeting Banqueting ti parleremo di quelle che sono le tendenze in cucina per questo 2024, ma ci teniamo subito a precisare che le parole d’ordine sono materie prima di qualità e creatività. Pronti? Via!

Anche quest’anno il settore della ristorazione, e dunque del food in generale, vede in atto una serie di trasformazioni che hanno come motore la dinamicità. Si tratta di un cambiamento continuo e costante, che ha come obiettivo quello di rendere il food qualcosa di davvero unico.

Ma dunque, cosa vedremo in questo 2024? La cosa che noteremo sarà senza ombra di dubbio un ritorno alla tradizione, che passerà dalle tecniche vere e proprie fino agli ingredienti; ma non si tratta della classica tradizione, ma questa verrà reinventata attraverso due elementi: fantasia ed esperienza degli chef!

In poche parole questo 2024 ci invita a esplorare il passato, abbracciare il presente e prepararci per un futuro culinario ricco di sapori, tradizioni e innovazioni senza fine. Ma cosa vuol dire? Vuol dire guardare a questo anno con una grande attenzione al passato e dunque alle nostre radici culinarie, che poi è anche il desiderio delle persone che vanno sempre più alla ricerca di quei sapori, magari oramai lontani, ma a cui rimangono fedeli o ancora, ai quali legano felici momenti e sensazioni vissute, e dunque le ricercano nel food.

In tal senso sono stati fatti diversi studi che testimoniano come le persone, arrivando in un luogo, tendano a ricercare quelle che sono le specialità tipiche di quel posto, così da entrare strettamente in contatto con le origini del luogo in cui si trovano, e questo concetto non è applicabile solo a paesi particolari, ma riguarda tutta la nostra bella Italia. Nello specifico si tratta della “newstalgia”, ovvero la tendenza che riporta ad una sorta di “nuova nostalgia”.

Ma se ti stai chiedendo cosa significhi fattivamente questo ritorno alla tradizione, te lo diciamo meglio: tradizione infatti non vuol dire rinunciare all’innovazione e dunque alla creatività, anzi, al contrario significare capire, e dunque proporre l’idea che è possibile modernizzare la presentazione di queste pietanze, rendendo l’esperienza culinaria ancora più coinvolgente per i clienti.

Dunque, via libera ai cibi poco processati e preparati nel modo più naturale possibile, perché salutare significherà “senza aggiunte”, e dunque anche i vari sistemi di conservazione usati nella ristorazione avranno un ruolo importante in quanto permettendo una lunga conservazione degli alimenti freschi (e di stagione!) senza la necessità di ricorrere ad additivi.